Speciale Guerra in Ucraina
AGGIORNAMENTI 30 MAGGIO 2025
- A PROPOSITO DI CERTE AFFERMAZIONI Qualcuno racconta che gli ucraini sono rimasti senza missili antiaerei. Bene, lo diceva più di tre anni fa, proprio, al secondo mese di conflitto. Sappiamo come si è evoluta la situazione anche sulla credibilità del personaggio.
Per lui la guerra era già vinta dai russi tre anni fa e oggi sappiamo che è andata diversamente.
Per onor di storia, ricordiamo che nell'aprile del 2014 a Slaviansk e a Kramatorsk (aeroporto escluso) trovammo elementi filo russi e anche soggetti molto speciali, vale a dire forze speciali russe (poi abbiamo saputo che erano del GRU). Orbene, dopo 11 anni i russi non sono tornati né a Kramatorsk né a Slaviansk, giusto per ricordare che erano arrivati anche alla periferia di Kyiv/Kiev, da dove si sono dovuti ritirare. Nel 2022 i russi erano a Kherson e alla periferia di Kharkiv, tutte aree da dove sono stati cacciati a cannonate, dopo aver subito perdite pesanti. Ma queste cose qualcuno le dimentica e continua a proporre una "pace" che garantisca a Mosca una vittoria che non ha ottenuto sul terreno.
Putin non voleva la NATO ai suoi confini ma con la sua politica è riuscito ad indurre la Finlandia e la Svezia ad aderire alla NATO, con i suoi 1.300 km di confini con la Russia. Gli effettivi finlandesi sono piccoli ma i riservisti sono 350.000, ben armati (e stanno arrivando anche 64 F-35) e soprattutto molto determinati a non farsi sottomettere dai russi, così come fecero i loro nonni.
Questi volenterosi (ma non è solo una questione di prospettiva politica) megafoni di Putin, non parlano mai di queste situazioni
anche perché le società scandinave sono difficili da apostrofare come "naziste". Semplicemente non vogliono russi a casa loro. Scelta politica non molto complessa ma che sono pronti a difendere. Anche per questo il loro sostegno all'Ucraina è fermo e concreto.
- LO SFORZO RUSSO Gli attacchi russi continuano a concentrarsi nell'area di Pokrovsk da cui i russi, giusto un anno fa distavano 20 chilometri, giusto per dare una misura concreta di quanto sono avanzati nell'area in un anno di assalti che non ci sembra siano stati senza perdite per loro. Putin ha annunciato una "zona cuscinetto" fra il confine tra i due paesi e l'Ucraina. Anche qui lancia delle offensive ma i risultati pratici sono minimi. I russi sognano le offensive di Zhukov o di Vatutin (il generale sovietico che sfondò il fronte del Don ma che fu ucciso dai partigiani ucraini) ma dopo i primi giorni del conflitto totale, non si è visto niente di nemmeno lontanamente paragonabile. Nonostante l'immensità del fronte (elemento che avvantaggia chi attacca), i guadagni territoriali sono minimi e le perdite troppo alte anche per i russi. L'Europa avrà pure "paura dei morti", come afferma qualcuno, ma neppure la Russia è più quella di Stalin.
- MISSILI IRIS-T PER L'UCRAINA IN FORTE NUMERO. Il ministro della Difesa ucraino Umerov, durante l'importante visita in Germania, ha firmato un contratto del valore di ben 2,2 miliardi di Euro per la fornitura di missili terra-aria IRIS-T, sia nella versione a corto raggio (denominata SLS) che a medio raggio (SLM). Il sistema IRIS-T ha avuto un'ottima resa operativa in Ucraina, in particolare contro i missili da crociera.
- COLPITA VLADIVOSTOK I servizi segreti ucraini hanno colpito a Vladivostok, a circa 8.000 chilomentri dall'Ucraina. Bersaglio la base del 47° battaglione Autonomo della 155a Brigata Anfibia.
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